Si è tenuto ieri, all’Azienda agrituristica Badiula a Carlentini, l’incontro dal titolo “Uso consapevole dell’acqua: Agricoltura 4.0”. L’appuntamento rientra nelle attività del “Progetto Clima: cambiamento, lungimiranza, impatto, mentalità, ambiente”, promosso dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia e dall’Alta Scuola di Formazione Arces, con il supporto di The Coca-Cola Foundation.
L’incontro, introdotto dalla Presidente del Distretto, Federica Argentati, e coordinato da Antonio Cancelliere, professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, ha previsto diversi interventi: David Johnny Peres, ricercatore di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia; Giuseppe Longo e Gaetano Buonacera, entrambi dottorandi in Costruzioni idrauliche; Carmelo Asero, supporto tecnico agronomico del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, esperto in agrumicoltura. Tra i momenti salienti, le dimostrazioni sull’utilizzo dei droni per il monitoraggio ad alta risoluzione dello stress idrico e sull’impiego del WebGIS, una piattaforma creata nell’ambito del progetto Acqua, sempre nell’ambito dei progetti supportati da The Coca-Cola Foundation.
Presente in Sicilia Cristina Camilli, Direttore Relazioni istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Coca-Cola Italia: “Grazie al supporto di The Coca-Cola Foundation e al prezioso ruolo aggregatore svolto dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, vengono sviluppati anno dopo anno progetti come questo, per dare sempre nuovi impulsi alla filiera” ha dichiarato Camilli “Progettualità incentrate su tematiche cruciali come innovazione, sostenibilità, formazione che possono diventare, grazie al supporto di ARCES e alla collaborazione con il mondo universitario, patrimonio condiviso di imprese attente al futuro come quelle del mondo agrumicolo siciliano rappresentato dal Distretto”.
Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, ha commentato l’incontro di ieri dichiarando: “Già da anni, il Distretto si occupa dell’uso consapevole dell’acqua attraverso diverse azioni e attività tra le quali l’installazione di stazioni metereologiche e uso di droni con i progetti Acqua 1 ed Acqua2. La giornata odierna ci vede ancora impegnati su questo importante fronte che, oggi più di ieri, rappresenta una vera propria sfida per l’agricoltore moderno, costretto a confrontarsi con problematiche di necessario risparmio idrico. Se si pensa che nei primi quattro mesi del 2023, è stato registrato complessivamente un deficit di precipitazioni rispetto all’ultimo decennio di circa 150 millimetri, che si aggiunge al deficit di quasi 600 millimetri accumulato lo scorso anno, e a una situazione che si è ulteriormente aggravata nell’ultimo periodo, ci si rende conto che è indispensabile affrontare con determinazione la realtà della siccità che sta colpendo duramente il nostro territorio. La mancanza di piogge, unita al deficit idrico accumulato negli ultimi periodi, sta generando una crisi senza precedenti per gli agricoltori. Questa giornata dedicata all’uso consapevole dell’acqua nell’ambito dell’agricoltura rappresenta quindi un importante passo avanti nel nostro impegno per promuovere pratiche sostenibili e soluzioni innovative. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di esplorare le tecnologie dell’agricoltura 4.0, compreso l’utilizzo di droni per il monitoraggio dello stress idrico, una tematica particolarmente rilevante per il nostro settore”.
È intervenuto nel dibattito anche Antonio Cancelliere, professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania: “L’agricoltura, settore preminente nel consumo globale di acqua, assume la responsabilità chiave nel risparmio idrico. Anche un minimo risparmio in agricoltura contribuisce ad un enorme risparmio di acqua a livello mondiale. Se questo vale in altri Paesi del mondo e in altre regioni d’Italia, a livello locale la complessità aumenta per via delle condizioni semi-aride e delle disomogeneità spaziale della disponibilità idrica nel territorio siciliano. Gli agricoltori, dunque, si trovano ad affrontare la sfida di adattarsi a una cronica scarsità idrica destinata ad intensificarsi con il cambiamento climatico. Parallelamente, sperimentano un aumento nella domanda di irrigazione sempre a causa del cambiamento climatico, per le coltivazioni e quindi sempre minori risorse a disposizione. In risposta a questa complessa dinamica, i progetti Acqua 1, Acqua 2 e Clima, mirano a promuovere un utilizzo sostenibile dell’acqua tramite l’implementazione di nuove tecnologie. L’utilizzo di droni per monitorare lo stato stress idrico delle piante e centraline meteorologiche per fornire indicazioni precise su quando e quanto irrigare, rappresentano strategie avanzate. Queste pratiche, adottate in modo diffuso, si configureranno come adattamenti virtuosi al cambiamento climatico, riducendo significativamente il consumo idrico”.
Conclude la presidente Argentati: “Queste iniziative dimostrano l’impegno concreto del Distretto per rafforzare la consapevolezza degli imprenditori della filiera su queste sfide, promuovendo al contempo la sostenibilità e la valorizzazione della produzione agrumicola siciliana”.
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