Sì al termovalorizzatore, alla gestione mista del servizio idrico, a una serie di servizi consorziati con i vicini di casa di Lentini. No, senza se e senza ma, all’autonomia differenziata. Di questo e di tanto altro si è parlato con il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, oggi ospite dei microfoni di SiracusaNews. Domani è Santa Lucia, patrona, oltre che di Siracusa, anche di Carlentini che però festeggia la quarta domenica di agosto: “per noi però è anche un momento per ricordare le vittime del sisma del 1990” e i famosi rimborsi che qualcuno ha ricevuto e altri ancora no.
“Il sisma del ’90 è il terremoto dimenticato, nessuno ne parla, né parla di quello che è stato per la città di Carlentini, che in pochi anni è stata quasi ricostruita per intero – ha detto – Non c’è mai stata un’inchiesta giudiziaria a nessun livello. Gli esempi di buona amministrazione, come quello che riguarda la nostra comunità, non vengono mai citati”.
Si è parlato poi di bilancio di previsione – si attende il parere dei revisori dei Conti per il 2023 e dice di aver pronto già quello del 2024 – che non è stato votato in tempo per la rottura della vecchia maggioranza. Di carenza di organico (“scontiamo gli effetti di una legislazione tipicamente nordista, chi ha votato quella norma o non stava capendo o voleva ampliare il divario tra nord e sud”) che lascia appena 3 vigili urbani in servizio, oltre a 4 ausiliari. E di Tari, con i rifiuti pagati 90 euro a tonnellata nel 2018 (e una percentuale pari all’8%) 400 euro oltre Iva oggi, con differenziata al 68%: “meno male, se non ci fosse stata questa alta percentuale di riciclo rifiuti, i costi sarebbero ancora più elevati. Il problema è che non ci sono impianti di smaltimento”. E allora si torna a parlare di termovalorizzatore. E quello di Stefio è un sì convinto, anche se ritiene ci sia un problema di conoscenza in chi dice no.
C’è stato anche il tempo per affrontare argomenti più politici, perché il Partito democratico al momento dà pochi segni di vita: “il Pd è un patrimonio imprescindibile e oggi deve appropriarsi di un ruolo fondamentale: deve essere opposizione ai governi di destra e alle proposte che fermerebbero definitivamente la crescita del Meridione. Mi riferisco all’autonomia differenziata: se passa, non ci sarà più alcuna previsione di crescita per noi per questo il Pd deve fare un’opposizione forte, deve tornare a essere partito e più sensibile sui temi legati ai diritti civili e sociali, principi e i valori che ultimamente ha perso di vista. Ma bisogna tornare ai contenuti, non al populismo (lo stesso che ha portato all’abolizione sciagurata delle Province). Quello è il campo in cui perdiamo. Dobbiamo spiegare come intendiamo raggiungere i nostri valori”.
Ottimi, però, i rapporti con Lentini e Francofonte (anche se comuni a trazioni più di centrodestra) con i quali ci si potrebbe consorziare per la gestione di alcuni servizi. Un po’ come accade con servizio idrico, che non può essere gestito in modo autonomo quando ci sono Comuni in dissesto finanziario o in pre-dissesto.
Infine il suo obiettivo per Carlentini: portare a termine la propria idea di sviluppo della città, intercettando finanziamenti e fondi Pnnr e puntando anche sui parchi suburbani attrezzati per bambini e la valorizzazione del parco archeologico.
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