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Nuova ordinanza di Schifani per riaprire i conferimenti alla discarica di Lentini. Stefio: “ieri momenti drammatici”

Ieri sera vertice in prefettura a Catania

Nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per consentire il conferimento dei rifiuti nell’impianto Tmb di Lentini, da oggi.

Dopo il sopralluogo di Arpa Sicilia in contrada Coda volpe, nel pomeriggio di ieri si è tenuto un vertice sull’emergenza rifiuti in prefettura a Catania al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco Enrico Trantino, il capo di gabinetto del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Sammartano e gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti.

Una riunione che si è resa necessaria perché la Sicula Trasporti ha comunicato ieri l’impossibilità di poter stoccare il materiale di “sottovaglio biostabilizzato (EER 190501)” per evitare infiltrazioni di particolato nel terreno.

Con il nuovo provvedimento, il presidente della Regione ha, pertanto, disposto, con esclusivo riferimento a questa tipologia di rifiuti, di provvedere allo svuotamento delle biocelle entro otto giorni e il loro trasferimento in impianti di recupero energetico individuati dalla stessa società. Restano invariate le disposizioni della precedente ordinanza.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio. “I sindaci di 200 Comuni – dichiara – abbiamo vissuto ieri momenti drammatici quando abbiamo appreso della nota dell’amministrazione giudiziaria di Sicula Trasporti attraverso cui  comunicava l’impossibilità oggettiva di dare esecuzione all’ordinanza, con lo spettro che da lì ad un paio di giorni avremmo avuto le nostre strade colme di rifiuti non ritirati. Ciò avrebbe comportato un danno all’immagine, con effetti devastanti dal punto di vista ambientale e igienico sanitario. Considerando che siamo all’inizio della stagione estiva, il biglietto da visita che avremmo offerto ai turisti sarebbe stato terrificante. L’aspetto che ci ha sorpreso è stato leggere il tenore delle controdeduzioni degli amministratori giudiziari all’ordinanza, come se il provvedimento fosse stato scritto da qualcuno che non conosce i luoghi, con evidente rilievo che, in ogni caso  l’amministrazione giudiziaria non fosse stata coinvolta nella stesura del provvedimento”.


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