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Morte di Margaret Spada. La mamma: “il dolore si fa sentire ancora più forte”

Loredana Panarello, mamma della giovane lentinese deceduta lo scorso 7 novembre a Roma dopo l’anestesia, attraverso il legale di famiglia Alessandro Vinci ha espresso indignazione dopo aver ascoltato l’arringa di Raffaello Procopio, fratello e figlio dei medici che avrebbero dovuto operare la figlia

La morte di una figlia è una ferita sempre aperta. Ma il dolore si fa sentire ancora più  forte leggendo certe dichiarazioni”. A riportare le parole della madre di Margaret Spada, Loredana Panarello, è il legale della famiglia, l’avvocato Alessandro Vinci, a seguito alcune dichiarazioni rilasciate da Raffaello Procopio, fratello  di Marco Antonio e figlio di Marco, i medici ai quali si era rivolta Margaret per sottoporsi all’intervento di rimodellamento del naso,  ma che comunque non risulta indagato per la morte della 22enne. Secondo quanto si apprende, Raffaello Procopio, appellandosi alla la presunzione di innocenza, avrebbe preso le difese dei propri familiari affermando che l’Ordine dei medici non avrebbe adottato alcun provvedimento per impedire loro di continuare a lavorare.

Mi riferisco al familiare dei medici indagati che nel tentativo di giustificare l’operato del padre e del fratello – continua la signora Loredana – ha dichiarato che nostra figlia si era già sottoposta ad anestesia per un intervento di filler alle labbra. Intervento che la nostra Margaret non ha mai fatto. Vorrei dire a chi ha rilasciato una simile dichiarazione che nostra figlia – e lui lo sa perfettamente – oramai non può più difendersi. Tocca a me, da madre, difendere mia figlia e non smetterò mai di farlo. Sono profondamente indignata. Ci sono delle occasioni in cui sarebbe meglio tacere, quantomeno per rispettare il dolore di una famiglia”.


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