Entro il 2025 alcuni luoghi storici di Lentini, come villa Gorgia e villa Marconi, potrebbero cambiare volto. Una notizia già annunciata nei mesi scorsi dal sindaco Rosario Lo Faro, che questa mattina ha confermato l’avvio dei cantieri e il rispetto dei tempi prefissati per la conclusione.
Tra gli interventi c’è la riqualificazione del palazzo comunale, l’Archivio storico, la nascita di un asilo, via Roma e molto altro ancora.
“La volontà politica c’è – ha detto il primo cittadino – i finanziamenti li stiamo cercando”. Nessun inghippo quindi, dal punto di vista di Lo Faro, anche per i progetti del Pnrr da presentare nei termini corretti per la programmazione e l’ottenimento dei fondi, anche se su quest’ultimo punto il sindaco non si è soffermato.
Anche perché di carne nel fuoco ne ha messa negli ultimi mesi e, da buon politico, ha rimarcato quanto fatto fino ad adesso. E fino a questo momento sicuramente il primo cittadino ha anche dovuto fare i conti con una crisi politica che, come lo stesso ammette, lo ha tormentato per settimane.
Tanto per fare un riassunto: Lo Faro viene eletto con un patto civico che metteva insieme il centro sinistra e un piccola parte del centro destra. Un patto che si è infranto nelle aule del Governo della città e che oggi è stato stravolto, tanto che in Giunta adesso il sindaco può contare su Mpa e Fratelli d’Italia. “Non mi sento di aver tradito l’elettorato – dichiara il sindaco – perché a Lentini c’è bisogno di una buona amministrazione al di là del colore politico”.
E certo è che forse l’ingresso di Mpa potrebbe favorire alcune istanze del territorio con la complicità di Giuseppe Carta alla Regione. Ma si sa, anche questa è politica. “Crisi politica risolta”, taglia corto.
Ma parlando di tasti dolenti l’ultimo, quello che ancora oggi forse fa più male: la questione rifiuti. Lo Faro ha le idee chiare: “Lentini ha già dato e pagato il prezzo della crisi rifiuti in Sicilia, adesso si pensi a fare discariche altrove”. Termovalorizzatori inclusi.
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