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Lentini, servizi sociali. Rinnovata la convenzione con Enti che gestiscono strutture di accoglienza ad indirizzo segreto

Si tratta di due cooperative di Siracusa e Palermo che gestiscono strutture di accoglienza ad indirizzo segreto che ospitano donne sole vittime di violenza,  figli minori o diversamente abili

Il Comune di Lentini, con un atto di Giunta, ha rinnovato   per un periodo di tre anni,  le convenzioni con gli enti assistenziali che gestiscono strutture di accoglienza ad indirizzo segreto che ospitano donne sole vittime di violenza e loro figli minori o diversamente abili.

Si tratta della società Cooperativa Sociale “Sodalis” Onlus con sede in Siracusa,  e l’associazione La Grande Famiglia con sede a  Palermo,  entrambe per  ospitalità di secondo livello con  ricettività pari a 10 unità ciscuna.

Nell’ambito degli interventi socio assistenziali di competenza dei Comuni e, previsti dalle normative regionali e nazionali di settore, rientrano anche quelli posti a tutela e protezione delle donne vittime di violenza e dei figli minori o diversamente abili, se presenti, con il collocamento presso case di accoglienza a indirizzo segreto. Per l’anno 2025 la retta è quantificata in € 73,00 oltre IVA se dovuta, come stabilito dall’assessorato della Famiglia delle politiche sociali e del lavoro.

Nei confronti di donne, italiane  straniere, vittime di violenza per le quali per vari motivi non è ipotizzabile una permanenza nel contesto familiare di appartenenza, nè l’attivazione di altre forme di intervento altrettanto idonee, l’amministrazione comunale intende assicurare una dignitosa condizione di vita all’interno di strutture che assicurino una convivenza di tipo familiare e, al tempo stesso, il sostegno per l’individuazione e il superamento delle difficoltà che hanno determinato la necessità di accoglienza in idonee strutture.  La “casa di accoglienza o la struttura di ospitalità” offrirà in un clima di famiglia un adeguato sostegno psicologico e materiale finalizzato all’attuazione delle risorse personali e sociali anche per prevenire il rischio di possibili separazioni madre figlio.


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