È un voto, un sacrificio per ricordare i santi martiri, Alfio, Cirino e Filadelfo, costretti a percorrere quel tragitto prima di essere uccisi brutalmente. Lo stesso percorso ieri notte, come ogni anno, è stato ripetuto dai “nuri” che al santo patrono hanno chiesto la grazia. All’una in punto, centinaia di fedeli in pantaloncini bianchi e fascia rossa legata al petto, sono usciti correndo dalla cattedrale di piazza Duomo, gridando “e ghiamamulu a Sant’Affiu!”.
È il giro santo dei lentinesi che pregano per la grazia ricevuta che riguarda le più disparate motivazioni. La mano sinistra piegata dietro la schiena, nella destra un mazzo di fiori, i nuri hanno toccato diverse tappe, scalzi, in onore dei tre santi. Quel “ giro”, capace di emozionare anche i più scettici, ormai da anni registra la partecipazione di molti carlentinesi.
Stamane la festa di S.Alfio entra nel clou. Alle 10 in punto “a nisciuta do Santu” con un tripudio di fuochi d’artificio. Il corteo esce dal sagrato. Il sindaco e la Giunta Comunale si aggiungono alla processione in piazza.La folla dona alla Vara fiori, ceri, nastri, banconote. Il corteo effettua il giro d’onore in piazza Umberto, poi continua per le strade principali della città.
La tradizionale festa dedicata ai tre Santi Fratelli Martiri Alfio Filadelfo e Cirino, si svolge ogni anno a Lentini dal 9 al 11 maggio. Richiama gente da ogni parte della Sicilia e del mondo, risultando così un evento importante per la città di Lentini e non solo. I festeggiamenti si concludono nella notte tra l’11 e il 12, quando Sant’Alfio rientra in chiesa accompagnato dagli applausi.
“Sant’Affiu, cu tuttu u cori” si leva alto nell’aria. Alle sue spalle, il portone della cattedrale si chiuderà lentamente.
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