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Lentini, chiusura impianto Tmb. Il comitato civico per la difesa del territorio: “vergogna”

La notizia della chiusura dell'impianto Tmb, arriva aun mese esatto dall’ultimo Consiglio Comunale allargato quando fu manifestata l'indignazione  per i decreti dell’assessorato regionale attraverso cui sono stati  autorizzati oltre 50 comuni a trattare i loro rifiuti nell’impianto Sicula Trasporti

Basta munnizza a Lentini a prescindere dai decreti. Vogliamo che il nostro territorio non sia la discarica della Sicilia ma terra di arance e di beni archeologici”. A un mese esatto dall’ultimo Consiglio Comunale allargato quando, in presenza dell’assessore  regionale all’Energia e Servizi di Pubblica utilità  Giovanni Di Mauro, assessori, consiglieri, cittadini, e i rappresentanti del comitato civico per la difesa del territorio  manifestarono la propria indignazione  per la vicenda dei decreti dell’assessorato regionale attraverso cui sono stati  autorizzati oltre 50 comuni a trattare i loro rifiuti nell’impianto Sicula Trasporti di Lentini, arriva la notizia della chiusura del centro dell’impianto di contrada coda volpe fino a data da destinarsi in seguito a un provvedimento del GIP del Tribunale di Catania del 20 giugno.

Vergogna– dichiara nel suo profilo social  l’architetto Cristina Stuto rappresentante del comitato civico per la difesa del territorio – Avevamo espresso forte preoccupazione, come comitato civico per la difesa del territorio  per i livelli dell’indice respirometrico e per la verifica dei vari parametri ammissibili riconducibili all’impianto di TMB della Sicula Trasporti.  Lo abbiamo fatto in vari momenti e soprattutto al Consiglio Comunale aperto del 20 maggio scorso, davanti allo stesso assessore Di Mauro, che dopo aver autorizzato oltre 50 comuni delle province di Trapani, Palermo e Messina a conferire presso la Sicula Trasporti, si presentò limitandosi a dire di “portate pazienza” … pazienza! Oggi apprendiamo che proprio l’impianto di trattamento meccanico biologico di contrada da Coda Volpe, è stato chiuso per la sussistenza di rischi sanitari, ambientali in seguito a un provvedimento del GIP del Tribunale di Catania del 20 giugno.E qualcuno parlava di pazienza! Sinceramente la pazienza l’abbiamo perduta da un po’”.


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