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Lentini, aumento tassa sui rifiuti. Landro: “no ai rincari, sì a un piano che permetta migliori servizi e riduzioni dei costi”

Il coordinatore provinciale di Sinistra Futura sostiene che  il piano industriale che prevedeva la gara pubblica per il servizio di raccolta avrebbe portato ad una riduzione dei costi e alla conseguente riduzione delle tariffe Tari

“No all’aumento indiscriminato della Tassa sui Rifiuti a Lentini. Si ad un piano che permetta migliori servizi e riduzioni dei costi”. Lo ha dichiarato Antonino Landro, coordinatore provinciale di Sinistra Futura,   in virtù della decisione dell’amministrazione comunale di aumentare del 25% la tassa sui rifiuti

“La destra conferma- continua Landro –  così come a Roma, a Palermo e a Lentini, la propria inadeguatezza alla gestione e alla risoluzione delle problematiche che attanagliano le città. Il Consiglio Comunale di Lentini ha rinviato per ben due volte (mercoledì 10 – la maggioranza consiliare non si è presentata in consiglio comunale – e giovedì 11 – la stessa ha deciso il rinvio della trattazione al 18 luglio, appena due giorni prima della data ultima di approvazione delle tariffe e del Piano Economico Finanziario, tra l’altro prorogato per due volte dal governo nazionale) l’approvazione delle tariffe TARI che prevedono un aumento del 25% delle stesse.

La Tassa sui rifiuti a Lentini è già tra le più alte d’Italia e tale aumento comporterebbe un aumento infondato ed indiscriminato. L’aumento dei costi non può essere la sola ragione dell’aumento. La politica deve trovare soluzioni quali una riduzione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Che fine ha fatto il piano industriale che prevedeva la gara pubblica per il servizio di raccolta? Esso avrebbe portato ad una riduzione dei costi e alla conseguente riduzione delle tariffe Tari.

E i finanziamenti regionali sugli extracosti di smaltimento si sono inevitabilmente dimostrati degli specchietti per le allodole, così come tutte i proclami della destra, ivi incluso la realizzazione dei termovalorizzatori, quando sarebbe stato necessario rafforzare la raccolta differenziata e la realizzazione di impianti pubblici di recupero e riciclo delle materie prime derivanti dalla raccolta. Essi sono l’ennesima deresponsabilizzazione per amministrazione regionale che si conferma lontana dai reali bisogni dei territori. Sinistra Futura conferma che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto approcciarsi in maniera diversa, affrontando il tema sin dall’inizio del 2024 e appena due giorni prima del termine ultimo di approvazione delle tariffe, con una visione di insieme che porti ad una città pulita, al miglioramento dei servizi e alla riduzione dei costi perché questi ultimi non possono essere gravati sempre sulle persone che costantemente pagano le tasse e rappresentano la stragrande maggioranza dei lentinesi”.

 


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