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La morte del giovane Nicolas, Francofonte futura: “serve un piano urgente per la sicurezza”

Francofonte Futura denuncia la crescente insicurezza che affligge il paese, soprattutto nelle ore serali e nei fine settimana

Una tragedia consumata in pieno centro, in mezzo alla gente, durante una serata che avrebbe dovuto essere di festa e condivisione. L’omicidio di un ragazzo di soli 16 anni ha colpito al cuore l’intera comunità francofontese, lasciando un senso di sgomento.

Tra le voci che si sollevano, forte e netta è quella del gruppo politico Francofonte Futura, coordinato dall’avvocato Valentina La Rocca, con i consiglieri comunali Ilaria Palermo e Nuccio Randone. Il gruppo, pur esprimendo profondo cordoglio alla famiglia e agli amici della vittima, lancia un appello duro e diretto: “Non basta piangere. Serve una reazione vera, concreta. Francofonte è ostaggio del degrado e della mancanza di controlli”.

Nel comunicato diffuso, Francofonte Futura denuncia la crescente insicurezza che affligge il paese, soprattutto nelle ore serali e nei fine settimana. Il centro urbano, secondo il gruppo, si trasforma regolarmente in “terra di nessuno”, dove episodi di violenza si sommano a fenomeni ormai dilaganti come l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, anche tra i più giovani. Il disagio socioeconomico, spiegano i tre esponenti politici, alimenta un clima di abbandono che rischia di sfociare in nuove tragedie.

Non possiamo più girarci dall’altra parte – dichiara La Rocca – È inaccettabile che nel nostro paese sia possibile girare armati, che i ragazzi crescano in un contesto di violenza, droga e impunità. È il momento di agire, prima che il degrado diventi irreversibile”.

Da qui, una serie di richieste precise e articolate rivolte alle istituzioni. La prima è la convocazione urgente di un tavolo sulla sicurezza con Prefettura, Forze dell’Ordine e Amministrazione comunale. Il secondo punto è la richiesta di revisione e potenziamento dell’attività della Polizia Municipale, in particolare per le fasce orarie più critiche. Terzo punto e la possibilità di installare e ampliare i sistemi di videosorveglianza nei punti sensibili della città.

Gli ultimi due punti sono la richiesta di campagne educative rivolte ai giovani, per prevenire l’abuso di sostanze e contrastare la cultura della violenza e un piano strutturale di recupero del decoro urbano e di inclusione sociale per combattere marginalità e degrado.

L’appello si chiude con un monito forte: “Il sangue versato sabato scorso ci impone di reagire. Non possiamo permettere che un’altra madre pianga un figlio mentre le istituzioni restano in silenzio”.


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