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Francofonte, si oppone al pagamento di un’ingiunzione della Sogert e il Giudice di Pace gli dà ragione

L’uomo si era opposto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria relativa a violazioni delle norme del Codice della Strada

Da qualche mese è partita una lunga lotta, da parte dei cittadini francofontesi, contro il blocco di conto correnti, pensioni e stipendi, nonché del pagamento di somme legate all’invio di imposte, tributi  comunali e di contravvenzioni. La svolta è arrivata con la prima causa vinta da un cittadino di Francofonte contro il Comune e la società Sogert riguardante proprio un’ingiunzione di pagamento.

Nello specifico, il giudice di Pace di Lentini, avvocato Annunziata Bruno, ha accolto la richiesta dell’uomo assistito dagli avvocati Massimiliano Lo Presti e Rossana Fangano, che si è opposto al pagamento di un’ingiunzione riguardante una sanzione amministrativa pecuniaria delle violazioni delle norme del Codice della Strada, annullandola per l’effetto.

Nella sentenza si legge che, “il procedimento di riscossione è tipico e non derogabile”. Secondo il giudice di Pace, l’affido della riscossione della somma a una società esterna non appare in alcun modo “giustificata” e “l’amministrazione è carente dell’interesse ad agire previsto dall’art. 100 CPC, carenza rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, non essendo in alcun modo giustificabile la sua necessità di avere accanto al titolo esecutivo, tuttora valido ed efficace, altro identico rispetto alla stessa situazione”.

Il Giudice di Pace condanna i resistenti in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore in solido tra loro al pagamento delle spese del giudizio liquidate in complessivi euro 343,00 di cui euro 43,00 per spese vive oltre rimborso spese generali.


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