Un lenzuolo bianco appeso al muro con su scritto “Nico vive” , fiori, lumini e pellegrinaggio testimoniano il dolore, lo sgomento e la rabbia della comunità di Francofonte, scossa dal grave fatto di sangue avvenuto la notte di Pasqua. Mentre il presunto autore, Francesco Milici di 22 anni, subito identificato e fermato, ha confessato dopo un lungo interrogatorio davanti il procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, di aver ferito a morte Nicolas Lucifora per motivi legati alla gelosia, gli inquirenti grazie alla testimonianza di alcune persone e alla visione delle telecamere di video sorveglianza, hanno cercato di ricostruire la dinamica del fatti.
Da quanto emerge pare che tutto sarebbe cominciato con una lite accesa davanti uno dei locali poi proseguita in una strada poco distante dove la vittima è stata accoltellata. Il giovane secondo quanto emerge si sarebbe accasciato in un lago di sangue e deceduto per le cinque coltellate che lo hanno raggiunto alla schiena, al torace e alla gamba. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo, diretti dal tenente colonnello Sara Pini, si sono subito concentrate su Francesco Milici.
Il corpo della giovane vittima si trova nell’obitorio dell’ ospedale di Lentini, dove sarà eseguita l’autopsia, prima di essere restituita alla famiglia per i funerali.
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