L’importanza di esser libero” è il titolo del convegno in memoria di libero Grassi e contro il pizzo che si è svolto per sensibilizzare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Francofonte. L’evento si è articolato in due fasi: il primo dalle ore 9 alle 10,30 presso l’auditorium del Polivalente scolastico di Francofonte in contrada sant’Antonio rivolto agli alunni degli istituti superiori Nervi –Alaimo diretto dalla dirigente Giusy Sanzaro e per quelli del liceo scientifico dell’Istituto superiore Gorgia –Vittorini diretto dal dirigente Vincenzo Pappalardo. Il secondo alle 11 nei locali del plesso di piazza Dante con gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Dante Alighieri diretto dalla dirigente Teresa Ferlito.
All’incontro erano presenti autorità civili e militari, associazioni di volontariato, parroci, sindaco, amministratori e dirigenti della pubblica amministrazione. Ospite d’onore è stata Alice Grassi, architetto e figlia di Libero Grassi, la cui partecipazione è avvenuta in qualità anche di testimone degli anni vissuti dal padre nella battaglia contro le prepotenze delle mafie. Relatore è stato Giuseppe Russo, presidente dell’associazione Addio Pizzo di Catania. A moderare l’incontro l’assessore Vanessa Impeduglia, avvocato e assessore con delega alla Pubblica Istruzione. “La manifestazione organizzata dal Comune di Francofonte in collaborazione con gli altri Istituti di Istruzione presenti nel territorio in ricordo di Libero Grassi – ha detto la dirigente Teresa Ferlito – si pone lo scopo di diffondere, all’interno dell’intera comunità scolastica, la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità”.
Diretto il messaggio di Alice Grassi rivolto agli alunni “Mio padre – ha detto – ci ha insegnato con il suo esempio che la libertà e la coerenza non hanno prezzo. Era un imprenditore la cui denuncia voleva segnare la strada, affinché altri come lui trovassero il coraggio di seguire il suo esempio, per la quale è importante parlare di esempio più che di sacrificio, proprio per costruire un futuro nuovo”.
Alle parole della figlia dell’imprenditore morto per mano della mafia hanno fatto eco le parole del presidente di Addio Pizzo di Catania Giuseppe Russo: “Libero Grassi – ha dichiarato – non si può dimenticare, sia perché il suo rigore e la sua incorruttibilità hanno fatto scuola, sia perché la sua memoria ispira da sempre i movimenti antiracket. Purtroppo il pizzo si paga sempre, anche se con modalità diverse. Il movimento antiracket è tanto cresciuto negli anni, proprio a partire dalla sua uccisione. Libero Grassi assassinato il 29 agosto del 1991 per essersi ribellato al pizzo, viene ricordato come il simbolo della lotta al racket delle estorsioni”.
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