Cambio ai vertici dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Siracusa. Dopo un decennio alla guida della strategica categoria professionale nel territorio, il presidente provinciale uscente, Antonino Butera ha passato le consegne al suo successore Alfio Zarbano, professionista di Lentini, già in prima linea a tutela dei diritti dei colleghi e a sostegno delle aziende e dei lavoratori.
Ad affiancare per il prossimo triennio il neo eletto presidente, in seno al consiglio direttivo, anch’esso rinnovato, ci saranno il segretario Carmelo Bazzano e il tesoriere Mariano Fioretto.
L’Ordine proseguirà la sua mission istituzionale all’insegna della trasparenza, della legalità e della collaborazione qualificata con gli istituti previdenziali e gli organi ispettivi, per contribuire all’affermazione della cultura e della consapevolezza in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro.
“Passo il testimone– ha dichiarato Butera- ad un collega che crede nella nostra professione e nell’importante ruolo che la nostra categoria riveste nella società. Siamo quei professionisti, spesso silenziosi, al riparo dei riflettori, che traghettano le aziende sulle rotte della legalità, aiutandole a superare gli scogli burocratici e finanziari, accompagnandole verso porti sicuri, che garantiscano serenità alle figure datoriali e ai dipendenti. Lo abbiamo dimostrato, in particolare, durante la crisi epocale generata dalla pandemia del Covid-19, mettendoci a disposizione di quanti sono stati lasciati in balia della tempesta e li abbiamo aiutati a tenere a galla. Oggi più che mai siamo al fianco di chi vuole emergere, cogliere le opportunità di crescita, stare al passo con i tempi, senza cedere al richiamo del sommerso”.
“Assumo questo incarico– ha aggiunto il neo presidente Zarbano – con grande orgoglio e esprimo un vivo ringraziamento a chi mi ha preceduto per aver meglio delineato e valorizzato, nel tempo, le funzioni della nostra categoria professionale, che oggi sono veramente onorato di rappresentare. I nostri obiettivi prenderanno forma in una serie di progetti, da quelli formativi a quelli di interazione con le comunità locali, al fine di contribuire a creare un circuito economico davvero virtuoso, impermeabile all’illegalità”.
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