A distanza di 34 anni nessuno ha dimenticato quei lunghissimi 45 secondi durante i quali la scossa di terremoto del 7° della scala Mercalli, valutata in 5.1 della Richter, all’1,24 della notte di Santa Lucia mise in ginocchio la città. Il sisma provocò 12 vittime.
Nel crollo persero la vita Veronica Musumeci 1 anno, Antonino Sorge, 4 anni, Roberta Sorge, 1 anno, Loredana Cardello, 21 anni, Antonella Cardello 23 anni, Santo Furnari 28 anni, Maria Ferrara 61 anni, Giovanna Benintende 77 anni, Francesca Mallo 26 anni, Sebastiano Musumeci 27 anni, Luciano Turco 83 anni, Concetta Carlentini 62.
In loro memoria anche quest’anno sarà dedicato un momento di preghiera. Alle 16.30 a cura dell’associazione culturale Davvero e Sempre i fedeli si riuniranno in piazza Ricostruzione davanti il monumento dedicato alle vittime. Alle 18.30 il parroco Salvatore Siena celebrerà una messa nella chiesa Madre in presenza dei cittadini, sindaco, assessori e consiglieri comunali, rappresentanti della deputazione di Santa Lucia. Seguirà una breve processione nel centro storico.
“Carlentini rimane una delle poche città che si è rialzata i dopo un evento catastrofico come il terremoto di santa Lucia – ha detto il sindaco Giuseppe Stefio -. L’unica nota stonata rimane quella che negli anni non si è mai parlato di questa tragedia nota come il terremoto dei silenzi. Forse perché a nessuno importava evidenziare l’esempio di efficienza provenire da una piccola realtà del profondo sud come Carlentini. Posso confermare che nessun evento impedirà alla città di Carlentini di ricordare ogni anno i nostri concittadini, vittime del terremoto, con la celebrazione della messa. Il ricordo di quella notte resterà per sempre impresso nel cuore di tutti noi”.
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