La sosta seppur breve di Santa Lucia per la prima volta a Carlentini, ha suscitato nei cuori dei cittadini gioia immensa. Sentimento, questo, manifestato ininterrottamente per 24 ore, tante quante sono state le ore di permanenza delle spoglie mortali a Carlentini.
In fila composta i fedeli hanno fatto ingresso in chiesa anche di notte e nelle prime ore del mattino per poter vedere da vicino le spoglie della santa siracusana, Patrona anche di Carlentini. Nemmeno le basse temperature e il vento gelido hanno impedito ai cittadini di rimanere a lungo fuori casa.
Sul fronte dell’ordine e della sicurezza, tutto è andato secondo il programma stabilito grazie alle forze dell’ordine, ai vigili urbani, ai volontari di protezione civile, alle associazioni nazionale carabinieri e polizia di stato.
Ma soprattutto grazie a migliaia di fedeli che hanno rispettato le misure imposte, rimanendo fino all’ultimo secondo accanto alla loro Patrona con senso di responsabilità.
Durante la messa celebrata dall’arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto, il parroco della chiesa Madre, don Salvatore Siena ha donato a Santa Lucia un bocciolo di rosa in oro che sarà custodito all’interno dell’urna insieme al cuscino, anch’esso donato 60 anni fa dalla comunità religiosa di Carlentini.
In occasione dell’evento che ha segnato una pagina di storia per la città di Carlentini, nessuna passerella si è registrata. Fede e devozione, insieme al senso di comunità sono stati i sentimenti manifestati dalle istituzioni per tutto il tempo.
Al termine della messa il sindaco Giuseppe Stefio ha dato lettura dell’atto di consegna della città di Carlentini alla santa Patrona Lucia. Tra lacrime di commozione e applausi il grido dei fedeli:”Devoti… viva santa Lucia” .. ha accompagnato le spoglie mortali fin dentro il van dell’aeronautica militare che attendeva fuori dalla chiesa. “ Arrivederci Santa Lucia”.
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