E’ partito, sebbene in ritardo, il servizio di refezione scolastica rivolta ai bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto Carlo V e del plesso Alicata di Carlentini nord. Sono in tutto 188 i bambini che usufruiranno dei pasti. Tra coloro individuati dai servizi sociali 10 non pagheranno un centesimo, altri soltanto 1 euro a pasto in ordine alla fascia di reddito di appartenenza. La novità è stata spiegata dal sindaco Giuseppe Stefio che ha incontrato, insieme all’ assessore alla Pubblica Istruzione Pino Carnazzo, i dirigenti scolastici, i docenti e una rappresentanza di genitori che hanno attraversato giorni di tensione per il ritardo.
“ Per garantire una qualità migliore, nel rispetto dell’equità– ha detto il sindaco- abbiamo ritenuto necessario approvane un nuovo regolamento. L’anno scorso erano 135 utenti, quest’anno l’utenza è aumentata tanto che gli iscritti alla mensa sono 188. Buona parte dei genitori l’anno scorso con estrema dignità hanno preferito tenere a casa i bambini per ragioni legate a disagio economico. Quest’anno le cose sono cambiate perché l’amministrazione, con l’approvazione del nuovo regolamento, riesce a garantire la refezione scolastica in maniera equa a tutti i bambini”.
Durante l’incontro con le mamme il sindaco ha spiegato i contenuti del provvedimento adottato che comporta il pagamento di una minima quota in ordine alle fasce di reddito Isee.
“Quest’anno tengo a sottolineare – continua il sindaco – che 10 bambini usufruiscono del pasto a titolo gratuito e sono quelli i cui genitori non potevano sostenere il costo di 2,50 euro giornaliero. Grazie al lavoro svolto dall’assessore Carnazzo altri 38 bambini che rientrano in determinate fasce di reddito, pagheranno soltanto 1 euro a pasto. La novità riguarda il modo in cui stato organizzato il servizio attraverso la informatizzazione e, per ogni euro versato dai genitori, il 22% sarà rimborsato a fine anno dallo Stato nel cassetto fiscale. Soltanto chi rientra nella fascia di reddito elevato pagherà la tariffa per intero. Il principio di proporzionalità deve consentire a tutti di aver gli stessi diritti a prescindere dalla condizione economica, senza chiedere sacrifici a nessuno, senza discriminazione alcuna. Solo il sistema saprà quanto versano le famiglie e i bambini pranzeranno tutti insieme. Dal punto di vista della qualità del servizio, oltre 40 genitori hanno risposto con feedback positivi. In ordine ai controlli e sulla qualità del cibo sono gli stessi genitori che a campione verificheranno pranzando a sorpresa con i bambini. Il nodo al fazzoletto : l’impegno affinchè il prossimo anno scolastico la mensa inizi già dal mese di ottobre”.
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