In vista dell’assemblea provinciale del PD che si svolgerà domani, durante la quale sarà proclamato Piergiorgio Gerratana segretario provinciale, è intervenuta Claudia Saccà, che nei giorni scorsi aveva ritirato la sua candidatura a sostegno dello stesso Gerratana. Secondo la giovane lentinese appartenente al PD, la fase congressuale per il Partito Democratico a livello provinciale rappresenta un’occasione determinante per intraprendere un percorso di rinnovamento profondo che apra il partito a nuove opportunità e prospettive.
” L’assemblea di domenica 9 febbraio – dichiara – segnerà non solo l’inizio di un nuovo ciclo, ma anche il riconoscimento dell’importanza di un cambiamento culturale, che parta dalla base e dai circoli territoriali, e che diventi il cuore pulsante della nostra azione politica. Anche nella nostra città, infatti, dobbiamo porre le basi per definire nuovi scenari caratterizzati da una fase che sia all’insegna dell’apertura dei circoli, non solo come strutture organizzative, ma come veri e propri luoghi di partecipazione e di confronto. L’obiettivo che dobbiamo porci come Partito è chiaro: avviare un autentico cambiamento e rinnovamento del partito, adottando un approccio radicalmente diverso rispetto a quello utilizzato in passato. È necessario riconnetterci con il nostro territorio, rivitalizzare il circolo con le nostre idee, la nostra energia e il nostro impegno, per superare finalmente questo loop di immobilismo che in diverse occasioni ha paralizzato non solo la vita del partito, ma ha ma ha anche ostacolato la partecipazione politica di tante e tanti militanti, alienando il Partito dalle istanze reali della comunità locale.
Il rischio che corriamo- continua Claudia Saccà – non è solo quello di perdere nuove energie e intelligenze, ma di condannare il partito a un perenne isolamento, mentre il Paese, e soprattutto la Sicilia, continuano ad essere governati da politiche scellerate nel predominio delle destre. Un destino che non possiamo più permetterci. Fondamentale, quindi, la sfida di prossimità lanciata dalla nostra Segretaria Nazionale Elly Schlein che non riguarda solo un aspetto pratico, ma anche un atteggiamento mentale: quello di una politica che abbandona l’autoreferenzialità per abbracciare l’ascolto e la partecipazione. Il messaggio che vorrei lanciare all’esterno è che il Partito Democratico non è, né deve mai diventare o essere percepito, come proprietà di pochi. Non può e non deve essere ridotto a un feudo da gestire come prerogativa personale. Il PD appartiene a tutte e tutti coloro che credono fermamente nella possibilità di una nuova stagione politica per la sinistra e per il nostro partito, con l’impegno e la partecipazione di tutte e tutti, senza esclusioni. Nel percorrere questo cammino, è imprescindibile mettere in atto un nuovo paradigma, innanzitutto culturale, fondato sulla liberazione delle logiche disfattiste che alimentano l’idea che in questa terra nulla si può cambiare. La storia ci insegna che niente è immutabile. E che difendere le proprie idee per una visione di società migliore non è un atto di ingenuità o illusione, ma di coraggio e determinazione. Il cambiamento, oltre l’auspicio, è una concreta possibilità da realizzare, e la politica, in questo contesto, non deve essere vista come un fine ma come il mezzo. Vale per la nostra città, per la nostra provincia ma anche per la nostra regione. Dobbiamo invertire immediatamente la tendenza dei congressi-scontri, infiniti e auto concentrati, che tendono solo ad accentuare l’ineluttabilità del conflitto ed un violento sfibramento dell’organizzazione stessa.Le politiche efficaci si costruiscono attraverso lo studio, la discussione e il coraggio delle scelte di una Segreteria.
Nel frattempo la Sicilia non può aspettare che il nostro partito si consumi nei suoi equilibri interni, lontano dalle reali sfide sociali e politiche che dobbiamo affrontare. È tempo di un nuovo inizio, di un nuovo capitolo, e di un cambiamento che possa restituire speranza e opportunità alle siciliane e ai siciliani. Insieme a tante e tanti militanti e alla società civile, dobbiamo confrontarci su temi cruciali per il futuro della nostra terra: dalla difesa della sanità pubblica al diritto allo studio, dalla lotta alle disuguaglianze territoriali al contrasto ai cambiamenti climatici, dalla lotta al disagio sociale all’occupazione giovanile.Il nostro partito può tornare a essere una forza determinante per la Sicilia, ma solo se avrà il coraggio di costruire una proposta politica che si opponga al malgoverno della destra e che ritorni ad essere la casa accogliente di tante e tanti che, negli anni, non solo non sono stati ascoltati ma si sono sentiti respinti”.
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