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Tra i quattro candidati a segretario provinciale del Pd, anche la lentinese Claudia Saccà

Negli ultimi mesi, insieme ad altri compagni siciliani, ha partecipato al lancio del manifesto “PopDem” (Popolo Democratico), iniziativa volta a rinnovare e potenziare il Partito, nel solco della competenza e dell’ascolto dal basso

Tra le candidature per l’elezione del  segretario provinciale del Pd,  al prossimo congresso, c’è anche quella di Claudia Saccà. La giovane lentinese, classe 1997,  inizia il suo impegno in politica a soli  16 anni entrando a far parte della Consulta Giovanile del Comune di Lentini. A 19 anni viene  eletta in Consiglio Comunale in una lista civica, ricoprendo il ruolo di vicepresidente della I Commissione, occupandosi di politiche giovanili, sociali, affari generali e istituzionali. Nel 2019, quando gran parte dei consiglieri dello stesso gruppo civico, insieme alla giunta e al sindaco di allora decisero di aderire a Italia Viva, si dichiarò indipendente non condividendo la scelta di transitare verso il nuovo soggetto politico.

Laureata in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Catania e successivamente  in Economia e Legislazione di Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, da cinque anni lavora in una società di consulenza e audit, prima a Milano e poi a Roma, occupandosi di revisione dei bilanci per aziende del settore industriale e sanitario.

Nel 2023-  dichiara la candidata  Claudia Saccà – ho deciso di aderire alla mozione Schlein, iscrivendomi al Partito Democratico con l’intento di dare un contributo concreto alla sua rigenerazione e al rilancio delle sue politiche, aprendo così una nuova fase per il PD e per la sinistra”.

Come nasce l’idea di candidarsi a segretaria provinciale del PD ?

“Nasce dalla forte domanda di cambiamento e rinnovamento – continua Claudia Saccà –  ispirata dalla leadership della Segretaria Elly Schlein, dalla necessità di valorizzare le competenze, come quelle riconosciute nel nostro commissario provinciale, il Sen. Antonio Nicita, e dall’opportunità di dare maggiore spazio ai giovani e alle donne all’interno di un Partito che davvero unisca generi e generazioni. Negli ultimi mesi, insieme ad altri compagni e compagne siciliane, ho partecipato al lancio del manifesto “PopDem” (Popolo Democratico), un’iniziativa volta a rinnovare e potenziare il Partito, nel solco della competenza e dell’ascolto dal basso. Nata a Palermo, “PopDem” intende raccogliere la sfida della Segretaria Elly Schlein per la costruzione di un ponte tra le energie interne al PD e chi, dall’esterno, vuole ritrovare un luogo di appartenenza comune. Un’iniziativa che promuove una comunità aperta, che pone al centro le persone e il lavoro, la terra e i territori, i valori di pace e giustizia, l’istruzione e la sanità pubblica, i diritti civili e sociali. PopDem mira ad estendere la propria azione, coinvolgendo il tessuto sociale regionale e contribuendo a costruire partecipazione politica attorno ai bisogni e alle aspirazioni delle persone, oltre ogni logica di schieramento e di pura autoconservazione politica. Non parlerò di me in termini personali né giustificherò la mia candidatura con polemiche o rancori, con delusione o rivalsa per mancata valorizzazione nel passato o nel presente. La mia è una candidatura che guarda avanti, con il sorriso e l’attenzione ai contenuti. È soprattutto una candidatura che, come sottolineato nel manifesto PopDem, mette al centro il “noi”, la comunità. Credo che nel PD ci sia spazio per tutte e per tutti, e che il Congresso debba essere un’occasione di rilancio, sereno e privo di conflitti. Un Congresso che fu annunciato ben quattro mesi fa dal Commissario. Se pensiamo che il Congresso nazionale che ha eletto Elly Schlein si è svolto in soli 40 giorni, comprendiamo che ogni polemica sui tempi è quindi pretestuosa. Ritengo che il nostro Commissario, il Sen. Antonio Nicita, meriti un sincero ringraziamento per aver rilanciato il Partito, portandolo a un notevole successo nelle scorse elezioni europee. Consenso che deve essere tuttavia trasferito dal livello personale del Senatore a quello dell’intero Partito. Così come va ringraziato il lavoro volontario dei nove membri della Commissione del Congresso. Oltre ai valori del manifesto PopDem, la mia candidatura sarà caratterizzata dalla centralità delle politiche a favore dei giovani e delle giovani costretti ad emigrare e abbandonare la Sicilia, favorendo così lo spopolamento della nostra terra. Il PD deve mettere al centro il diritto a restare e tornare, affrontando tematiche cruciali come i costi di trasporto, i beni e i servizi pubblici e la qualità della vita in Sicilia. Con la mia candidatura, femminile e femminista, voglio porre l’accento su queste priorità affinché siano riconosciute e accolte dalla nuova segreteria”.


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