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Carlentini, Giovanni Condorelli componente del Comitato per il Sud per l’Ugl

Il Consigliere Comunale con un passato da dirigente aziendale e una vita legata al sindacato Ugl in queste ore ha ricevuto il riconoscimento istituito con decreto legge.60 del 7 maggio 2024

Giovanni Condorelli già dirigente aziendale e una vita legata al sindacato Ugl, in queste ore ha ricevuto la nomina di componente effettivo del Comitato per il Sud per l’UGL, istituito con decreto legge.60 del 7 maggio 2024, dalla presidenza del Consiglio.

Attualmente in carica come Consigliere comunale di Carlentini, sposato, due figlie, una laurea in scienze politiche, in 40 anni di attività svolti senza mai abbandonare il lavoro – tiene a precisare – ha ricoperto tutti i ruoli sindacali, sin dall’inizio degli anni ’80 quando appartenere alla Cisnal (oggi Ugl ) comportava alcuni rischi legati alla  discriminazione  negli ambienti di lavoro privato e pubblico. Nel lungo percorso ha ricoperto ruoli provinciali, regionali e nazionali.

È stato componente ASI Catania( 2006) ,componete  comitato consultivo per l’industria Regione Sicilia (2008), Segretario Generale della Sicilia dal 2006 al 2011, componente assemblea nazionale Fonditalia ( 2017). E poi ancora segretario Confederale con delega per le politiche del mezzogiorno dal 2011 al 2023 e componente Consiglio Confederale Nazionale. Nell’ultimo Congresso Generale svoltosi a Roma nel  mese di giugno dopo 12 anni di Segretario Confederale, unico siciliano, ha ceduto il ruolo per anzianità  in attesa di una nuova avventura di grande prestigio, giunta nelle ultime ore con la nomina di componente del Comitato per il Sud per l’UGL.

Assieme alla nomina, Giovanni Condorelli ha ricevuto la lettera di congratulazioni attraverso la quale il  Segretario Generale Francesco Paolo Capone augura “di dare impulso alle iniziative di attuazione ai programmi del comitato , trasferendole in un ambito UGL, elaborando degli studi per individuare le progettualità infrastrutturali, di coesione politica e sociale, finalizzate alla riduzione degli atavici divari territoriali che caratterizzano il nostro Paese e il rallentamento del Sud Italia rispetto ad altre aree geografiche della nostra Nazionale e dell’Europa”.


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