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Carlentini, festeggiamenti Santa Lucia. Stasera la conclusione con Max Gazzè e il rientro del simulacro in chiesa Madre

I festeggiamenti in onore della santa Patrona della città,  per antica tradizione a Carlentini si celebrano  la quarta domenica di agosto

Con il suggestivo  e affascinante sparo dei fuochi pirotecnici, si concudono  stasera i festeggiamenti in onore di santa Lucia, patrona della città che per antica tradizione a Carlentini si celebrano  la quarta domenica di agosto.  Una festa  durata ben tre  giorni,  in cui tradizione,  musica e spettacoli sono stati ingredienti di prim’ordine. Molti i carlentinesi che emigrati in altri centri, sono tornati nel paese nativo appositamente per partecipare ai solenni festeggiamenti.  Ieri mattina una  nutrita folla di  devoti, in corteo dopo la santa messa, hanno accompagnato il venerato simulacro insieme al sindaco, assessori, il comandante della Polizia Locale e i vigili urbani, devoti spingitori, deputazione,  autorità civili,  religiose e militari.Con loro per la prima volta accanto al sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, anche i sindaci di Lentini, Rosario Lo Faro, di Sortino Vincenzo Parlato, di  Melilli Giuseppe Carta in veste anche di deputato regionale insieme a Tiziano Spada.  Stasera città blindata in previsione dell’arrivo di migliaia di persone che verranno appositamente a Carlentini per assistere al concerto gratuito di Max Gazzè in piazza Diaz. L’artista presenterà “Musicae Loci”, il progetto live musicale e culturale che ha unito le sue note con le orchestre popolari e le tradizioni locali.  Conosciuto per l’innovazione e la capacità di fondere diversi generi musicali, Gazzè porterà sul palco di piazza Diaz  le sue canzoni in una veste inedita, che assorbirà colori e suoni tipici della città di Carlentini. Un progetto culturale legato al territorio, inteso non solo come area geografica ma soprattutto come terra di storia, musica e arte.

Ottoni e percussioni, tamburelli, organetti, violini e chitarre battenti si fonderanno con le sonorità di Gazzè per un concerto che spazierà tra stili ed epoche diverse, versatile e  particolare dove i ritmi colorati e ipnoticamente ripetitivi degli strumenti più tradizionali e delle percussioni si uniranno al background sonoro dell’artista. Così, in una commistione reciproca di note, le orchestre ridisegneranno con nuove sfumature i brani del cantautore e lui reinterpreterà alcune delle canzoni più rappresentative della tradizione locale. Questa notte intorno all’1,30 dopo i fuochi pirotecnici, il simulacro rientrerà in chiesa Madre e rimarrà  esposto alla venerazione dei fedeli per tutto l’ottavario che si concluderà il primo  settembre.


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