Scaduto il termine, il Comune di Carlentini con un atto a firma del comandante di polizia locale, ha interrotto i rapporti con la società che da alcuni anni gestisce il servizio autovelox senza più rinnovare il contratto. Da quanto sarebbe emerso, il mancato rinnovo sarebbe avvenuto poco prima che a Carlentini venisse notificato il provvedimento emesso dal Gip di Cosenza il quale ha disposto il sequestro dei misuratori di velocità denominati T-Exspeed v.2.0 con postazioni fisse collocate in svariati Comuni d’Italia fra cui anche quello di Carlentini.
A spiegare la vicenda è stato il sindaco Giuseppe Stefio durante una conferenza nei suoi uffici di via Morelli, alla quale erano presenti anche gli assessori Enzo Scamporlino, Sandra Piccolo e la consigliera comunale Silvana Andronaco.
Stefio ha fatto un excursus partendo dalla decisione intrapresa dalla precedente amministrazione a seguito un incontro tra il prefetto di Siracusa, i sindaci e i comandanti di polizia locale dei comuni interessati, per poi tracciare un bilancio sull’effettiva utilità delle apparecchiature che da statistica, hanno quasi azzerato gli incidenti mortali nel tratto della Ragusana sul territorio di Carlentini dove per anni sono stati installati gli autovelox.
“Nel tempo – spiega il sindaco Stefio – una giurisprudenza che si è andata a consolidare fino ad arrivare alla sentenza della Cassazione, ha fatto emergere che quasi tutti i rilevatori di velocità installati sul territorio nazionale non sono dotati di omologazione ma soltanto di approvazione nonostante il ministero delle Infrastrutture continuasse a sostenere che approvazione fosse sinonimo di omologazione. Voglio precisare che quando abbiamo registrato il provvedimento dell’autorità giudiziaria di Cosenza, il contratto con la società era già scaduto e il Comune di Carlentini non aveva provveduto al rinnovo anzi con un atto a firma del comandante di polizia locale, aveva comunicato la volontà di non volerlo più rinnovare. Nel provvedimento della magistratura calabrese si evince che il Comune di Carlentini potrebbe essere anche parte lesa e, nell’ipotesi di un rinvio a giudizio e l’instaurazione di un procedimento giudiziario ci costituiremo parte civile”.
“Prima dello scadere del contratto– dichiara l’assessore Enzo Scamporlino – è stato lo stesso comandante di polizia locale, Sonny Greco a comunicare al sindaco che per effetto dell’ermeneutica giuridica della suprema corte di Cassazione è ritenuta illegittima la sanzione amministrativa qualora l’autovelox non fosse omologato, nonostante l’approvazione del MIT. Pertanto allo scopo di evitare conflittualità ed innumerevoli ricorsi da parte degli utenti davanti il giudice di pace che potrebbero esporre il Comune a pesanti ricadute in termini economici, ha prudentemente consigliato di evitare un’eventuale proroga con la società che aveva fornito le apparecchiare ture e di conformarsi al nuovo giudizio giurisprudenziale”.
Sugli esiti della esperienza con gli autovelox installati sul territorio di Carlentini il sindaco ha evidenziato che negli anni in cui il tratto in questione è stato dotato di apparecchiature, le statistiche hanno riportato un netto calo di incidenti mortali. “Molti hanno speculato sulla questione economica – conclude il sindaco Stefio – L’iniziativa del prefetto però ha portato a salvare centinaia di vite. Fino a quando il ministero delle Infrastrutture non farà chiarezza sulla vicenda, il comune di Carlentini si atterrà alle norme. Qualsiasi azione sarà comunque intrapresa con il prefetto di Siracusa”.
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