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Lentini, chiesto un tavolo tecnico per la gestione dei rifiuti. Antudo: “macchina amministrativa che langue “

I rappresentanti di Antudo hanno invitato sindaco e presidente del Consiglio ad accogliere la loro istanza alla luce del totale abbandono e sporcizia in cui versano le strade di Lentini

Parte dal comitato territoriale Antudo, a difesa del territorio, la richiesta di convocare urgentemente un tavolo tecnico finalizzato a trovare una drastica soluzione sulla gestione di rifiuti. Attraverso una nota, i rappresentanti di Antudo hanno invitato sindaco e presidente del Consiglio ad accogliere l’istanza specie  a seguito la chiusura dell’ecopunto,  dell’impianto di TMB della Sicula trasporti, e in ultimo in considerazione della situazione di totale abbandono e sporcizia in cui versano le strade di Lentini, colme di cumuli di spazzatura accantonati agli ingressi del paese, davanti allo spazio antistante l’ecopunto.

Continua a mancare un piano di gestione dei rifiuti e le conseguenze sono visibili: la gente si “auto-organizza” e scaraventa  i propri rifiuti ai marginI delle strade.  Quando la spazzatura arriva a ostruire le carreggiate –  sottolinea Metis Bombaci di Antudo –  arriva una ruspa che accumula tutti i rifiuti e poi al tramonto magicamente brucia tutto con l’intento che  “bruciare faccia pulizia”. Tocca poi ai vigili del fuoco spegnare gli incendi. Questa  situazione di totale degrado rende ancora più precaria la situazione igienico sanitaria del nostro paese in cui non risulta siano stati effettuati interventi di disinfestazione e pulizia straordinaria delle strade. Attraverso l’istanza abbiamo chiesto al sindaco un tavolo tecnico urgente per fare il punto sulla gravissima problematica della gestione rifiuti nella nostra città e sugli interventi programmati dall’amministrazione.

È comprensibile che la prevenzione di tali fenomeni sia complessa con un organico di vigili sottodimensionato e un territorio vasto come il nostro. Ma è anche vero che ormai sono noti a tutti i punti di accumulo di spazzatura ovunque. I rifiuti, da potenziali materiali recuperabili, diventano un danno per la salute, il paesaggio e l’economia. Le condizioni igieniche sono pessime e non ci risulta sia stata fatta una disinfestazione nè una pulizia straordinaria delle strade a giudicare dalle condizioni in cui versano. Noi vediamo una macchina amministrativa che langue e una massa di Consiglieri (tranne rare eccezioni) totalmente scollati dalle esigenze degli abitanti, portavoce non si sa di cosa o di chi, se non di sé stessi”.

 


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