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Carlentini, a Borgo Rizza ritorna la Difficult Heritage: venerdì l’evento conclusivo

L’incontro, giunto alla terza edizione, include momenti di pedagogia collettiva, discussioni e performance radicati nei tre rami dell’Ente di decolonizzazione

A Borgo Rizza ritorna la terza edizione della Difficult Heritage. Ieri pomeriggio la conferenza stampa in presenza del sindaco Giuseppe Stefio, dell’assessore salvatore Ruta, del presidente del Consiglio Pino Carnazzo e dei Consiglieri Salvo La Rosa e Silvana Andronaco. A presentare il progetto il docente dell’università di Stoccolma  Alessandro Patti dell’università di Basilea, Sandy Hilal, il docente Emilio Distretti, la ricercatrice Sara Pellegrini. Con loro oltre cinquanta persone tra docenti e studenti universitari.

Il  programma intensivo includerà momenti di apprendimento collettivo, discussioni e performance radicati nei tre rami dell’Ente di decolonizzazione. Le due precedenti edizioni della scuola estiva “Patrimonio Difficile” sono nate da una collaborazione tra il Comune di Carlentini, il Royal Institute of Art di Stoccolma, l’Università di Basilea, e l’installazione “Ente di Decolonizzazione: Borgo Rizza” di DAAR.

Quest’anno, le istituzioni ospitanti sono il Comune di Carlentini, il corso DAAS (Decolonizing Architecture Advanced Studies) del Royal Institute of Art di Stoccolma, la Scuola di architettura del Royal College of Art di Londra , IASPIS (Programma per le arti visive e applicate del Comitato svedese per il supporto alla cultura), DAAR (Decolonizing Architecture Art Research), e il Museo delle civiltà di Roma.

I cittadini di Carlentini possono prenderne parte liberamente sia di  mattina per partecipare alla summer school,  che nel  pomeriggio per assistere alle  assemblee delle ore 17 dove in una atmosfera informale e conviviale si discuteranno i temi emersi nelle sessioni estive. Domani pomeriggio si svolgerà la discussione sul futuro uso del borgo e il nuovo progetto di  “Casa decoloniale”: un esperimento a lungo termine che consiste nel coltivare forme di vita in comune che vadano oltre le tradizionali dicotomie pubblico/privato, ospite/visitatore, locale/straniero. La Casa decoloniale – collegata ad altri progetti di commoning in Puglia (Campo Paradiso), Svezia (Summer House), e Palestina (Gerico) – si concretizzerà̀ a Carlentini nei prossimi anni.  A seguire chiunque potrà partecipare alla camminata collettiva nel parco archeologico e nel centro storico per discutere possibili sinergie di rigenerazione e ospitalità´ diffusa.

Venerdì, alle ore 18 durante l’evento conclusivo, verrà bruciata con un falò l’istallazione “Ente di Decolonizzazione borgo rizza” vincitrice del leone d´oro alla biennale di Venezia”. Si tratta di un rituale per liberare l’Ente dai fantasmi del passato fascista e aprire un nuovo capitolo per Borgo Rizza, realizzando una “casa decoloniale”.


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