Picciò è il piccioncino più fragile della covata e per questo ha paura di tutto. Mentre i suoi coetanei già sperimentano i primi tentativi di volo, lui non si sposta dal cornicione. Papà piccione giorno dopo giorno lo sprona a non arrendersi, una fiducia che piano piano alimenta in lui la tenacia che non sapeva di avere.
Finché un giorno finalmente spicca il volo. Scopre però che il cammino per crescere è fatto sempre di nuove sfide, così Picciò si trova ad affrontare il disprezzo degli umani, una delusione cocente per lui che è aperto a tutti e desideroso di conoscere. Ma un giorno incontra Matteo, un bambino solitario che sembra molto triste. La loro amicizia cambierà le vite di entrambi.
L’autrice Catena Fiorello è ritornata a Carlentini per incontrare gli studenti delle classi 4° e 5° di scuola primaria e le classi 1° di secondaria dell’istituto comprensivo Carlo V diretto dalla dirigente scolastica Anna Grazia Meli. L’incontro con l’autore si inquadra nel contesto del progetto d’istituto “Libri-amoci 2024 volte” curato dalla referente, la professoressa Laura Capodicasa.
Catena Fiorello Galeano è rimasta a scuola oltre l’orario per rispondere alle domande dei ragazzi e raccontare alcuni aneddoti, molti dei quali legati alla sua infanzia trascorsa a Carlentini e Pedagaggi. Nel corso dell’incontro l’autrice ha posto l’accento sulla fiaba moderna che parla di autonomia, coraggio e amicizia. Una storia che affronta temi importanti, dalla paura di crescere, al bullismo, dal rispetto degli altri, all’importanza di esprimere le proprie emozioni.
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