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L’aggressione alla quindicenne. I sindaci Lo Faro e Stefio: “noi adulti siamo chiamati ad agire”

Il fatto, di una gravità inaudita, ha sconvolto la comunità sia di Lentini sia di Carlentini

La notizia dell’aggressione alla quindicenne avvenuta nei giorni scorsi non è passata inosservata. Anzi. Se ne parla dal giorno in cui è stata divulgata in tutti gli ambienti. In primo luogo sui social, dove in tanti hanno espresso parole di condanna su quanto accaduto. Non per vendetta, ma per dare un segnale affinché il grave fatto scuota le coscienze di tutti. In primis quella delle famiglie. L’episodio ha di fatto rievocato un altro pestaggio avvenuto nel mese di ottobre del 2022 quando una studentessa venne picchiata e umiliata per strada da alcune coetanee e le immagini riprese da un cellulare diventarono virali.

Appresa la notizia, sulla vicenda sono intervenuti i sindaci di Lentini Rosario Lo Faro e di Carlentini Giuseppe Stefio. “Un fenomeno – dichiara il sindaco di Lentini – che si sta verificando nel nostro territorio con una frequenza inusitata e che ci fa riflettere sulla necessità di intervenire su più fronti sin dalla più tenera età. Da un lato  la scuola,  dall’altro le famiglie che devono  assumersi le proprie responsabilità genitoriali affinché non si verifichino mai più situazioni del genere, dall’altro ancora i servizi sociali del  Comune attraverso l’organizzazione di  incontri formativi”.

Se gli episodi di violenza dei giovani, sempre più frequenti,  ci impongono di intervenire, dovremmo prima interpretarli– dichiara il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio – Ritengo che la violenza dei giovani debba essere colta come un sintomo di un disagio giovanile più vasto, che trae linfa dai disvalori della società odierna, aggravata dalle conseguenze anche della pandemia. Non possiamo ridurre il malessere dei giovani ad un problema di ordine pubblico. Gli adulti, tutti, siamo chiamati ad agire, in primissimo luogo i genitori, il mondo della scuola, gli operatori del sociale. Alcune misure, che ultimamente stiamo attivando a Carlentini, potrebbero essere efficaci: ampliare la presenza di educatori ed operatori sociali nel territorio; incrementare gli spazi dove i giovani possono incontrarsi per stare insieme e socializzare. Stiamo raddoppiando i parchi urbani dell’intera città. Offriamo una sponda per le formidabili e straordinarie risorse dei nostri ragazzi”.


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