La storia che ha visto protagonista un giovane lentinese, arrestato dagli agenti di polizia del commissariato di Lentini, si è risolta stamane in tribunale. Il ragazzo, accusato di essere “un abile artigiano delle armi” per essere riuscito a realizzare nel suo garage, attraverso la lavorazione di semplici tubi, canne per fucili che poi venivano assemblate rendendole perfettamente funzionanti, stamattina accompagnato dal legale difensore, Alessandro Vinci è stato interrogato dal Gip.
Dopo aver dichiarato la sua versione dei fatti, è ritornato in libertà. Secondo quanto sostiene l’avvocato Vinci, l’attività, ovviamente illegale, sarebbe riconducibile ad una passione che il suo assistito avrebbe coltivato con superficialità.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni